Il top model hypster di Lomagna vince la causa al colosso della barba per furto d’immagine
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Aveva scoperto che la sua immagine molto iconica da top model di fama internazionale simbolo degli hypster con la sua barba lunga e curatissima che ha conquistato il globo, era stata “rubata” da una grande casa di prodotti di bellezza e cura della barba, per una campagna pubblicitaria mondiale. A quel punto Gianluca di Sotto, oggi splendido 42enne di Lomagna, si è rivolto agli amici avvocati dello studio di Antonino Crea di Slc Milan Law Firm e ha intentato una causa di livello internazionale. Vincendola nei giorni scorsi. Adesso la società dovrà ritirare da tutte le metropolitane del mondo e le tv del mondo quella immagine.
Ricostruiamo la vicenda proprio con l’avvocato Crea: «Il signor Gianluca Di Sotto, modello hypster di fama mondiale noto per aver collaborato con prestigiosi marchi nazionali ed internazionali quali ad esempio Marlboro e Philip Plein, si è trovato suo malgrado costretto a citare in giudizio la Società ABC Italia Srl – distributrice in Italia di noti marchi di prodotti per la cura della persona tra cui L’Oreal e Franck Provost – e ha ottenuto il risarcimento del danno subito. Il punto è che la sua immagine era stata illegittimamente utilizzata, senza alcun consenso, per la commercializzazione su scala mondiale e vendita di una linea di prodotti per la cura di barba e capelli, “the barb Xpert by Franck Provost”. Per noi è stata una sfida accettare l’incarico ma è stato ripagato con la vittoria il nostro lavoro».
Gli avvocati dello studio e in particolare Federica Manfroi con notevole esperienza in materia di diritto all’immagine insieme a Crea stesso sono riusciti a spuntarla grazie ad una perizia antropologica che ha con certezza potuto stabilire che quell’immagine “rubata” era proprio di Gianluca Di Sotto. La società citata in giudizio, infatti, aveva cercato di negare che si trattasse di lui.
«Il Tribunale di Milano nei giorni scorsi ha dunque accolto la richiesta risarcitoria del noto modello per lesione del diritto d’immagine del medesimo, dimostrata con apposita perizia antropologica la quale ha accertato la corrispondenza dell’immagine illegittimamente utilizzata al volto del professionista. Il Tribunale di Milano ha altresì ordinato la rimozione dal mercato mondiale dei packaging che ritraggono il Di Sotto», ha concluso Crea e il suo staff soddisfatti del risultato.